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Libertà e Giustizia : Per una stagione costituzionale

Ieri 24 novembre sono andata al Forum di Assago per la manifestazione organizzata da Libertà e Giustizia. Ero stata due anni fa al Palasharp per un’altra manifestazione sempre di Libertà e Giustizia e quindi sulla base di quell’esperienza mi sono presentata alle 12,30 all’apertura dei cancelli per poter essere sicura di entrare e di essere nelle prime file. Purtroppo questa manifestazione non ha avuto la stessa partecipazione di due anni fa. Forse percè l’altra aveva come parole d’ordine la richiesta delle dimissioni di Berlusconi ed ieri invece si parlava di Costituzione. Sono stata delusa dalla scarsa partecipazione ma non lo sono stata dal contenuto degli interventi degli innumerevoli ed autorevoli partecipanti. Ascoltare la costituzionalista Lorenza Carlassare ho riscoperto la bellezza e l’attualità della nostra Costituzione e come ha detto anche Gustavo Zagrebelsky non c’è bisogno che la sinistra scriva un programma il programma c’è già è l’applicazione della nostra costituzione.

Gli articoli più ricordati :
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
……..
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Art. 33.
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
……….
Art. 34.
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Art. 36.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Art. 37.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.
Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.
Art. 39.
L’organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
Art. 41.
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Art. 53.
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

Doveva eserci Saviano ma non ha potuto partecipare causa segnalazioni di pericolo giunte alla sua scorta per cui ha potuto mandare un messaggio video dove ricordava che nell’occasione delle primarie l’argomento della lotta alla criminalità organizzata sia rimasto a margine dei dibattiti come il problema delle carceri che sono luoghi di tortura ormai e quindi luoghi di proselitismo per le organizzazioni mafiose perchè un affiliato ha vita più facile rispetto ad un normale detenuto, all’interno di un carcere.
Gad Lerner ha iniziato il suo intervento citando l’oltraggio alla comunità islamica a Milano del giorno prima e ricordando l’art. 8 della nostra costituzione:
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
……..
Gli interventi più appasionati sono stati a mio pare quelli del ex rettore della Normale di Pisa Salvatore Settis e quello di Maurizio Landini segretario generale FIOM.
Il discorso di Salvotore Settis era incentrato sull’art. 9 e la difesa della cultura. Un attacco molto forte alla politica della destra italiana che è stata una politica cieca e becera contro la cultura e la ricerca. E tale politica non è la politica della destra perchè Sarkozy per esempio in Francia anche in presenza della crisi economica ha aumentato i finanziamenti per la scuola e la ricerca, in tutta Europa anche nei paesi governati dalla destra non sono stati tolti i finanziamenti alla scuola e alla ricerca solo in Italia è stata fatta questa politica scellerata proseguita e perseguita dall’attuale governo dei cosidetti tecnici.
Il discorso di Landini invece ovviamente sempre facendo riferimento agli articoli della costituzione ( Art. 1, Art.36, Art.37, Art.39) verteva sul lavoro contro la politica del precedente e dell’attuale governo, contro gli attacchi allo statuto dei Lavoratri e al legittimo diritto di vedere applicata la costituzione anche all’interno dei luoghi di lavoro, e non ultimo per una legge sulla rappresentanza che eviti di permettere alle rappresentanze delle imprese di sceglersi il sindacato che preferiscono per imporre a tutti i lavoratori accordi che non li tutelano nè li rappresentano.
Spero di trovare a breve in rete almeno questi due interventi per poterli inserire nell’articolo perchè sono veramente, a mio avviso, coinvolgenti.
Ci sono stati veramente tanti altri interventi come quello di don Virginio Colmegna, Sandra Bonsanti, presidente dell’associazione, i tre candidati alla primarie del centro sinistra per la Lombardia Umberto Ambrosoli, Alessandra Kustermann e Andrea Di Stefano, Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Lirio Abbate dell’Espresso, Gianni Barbacetto.
Peccato che non ci sia stata una grande partecipazione e devo dire che stamani ho girato un po’ in rete ma non ho trovato un gran che, per esempio nelle pagine del corriere.it Milano di oggi non c’è neanche un accenno all’evento mentre c’è da giorni risalto per il manifesto della Belen che ha sollevato critiche….
Gli articoli con un minimo di resoconto dell’event che ho trovato sono questi
IMPress il foglio elettronico
Repubblica

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