Ho tanto tempo da quando sono in mobilità e quindi posso ora fare quello che da tempo rimandavo: dedicarmi ad attività di volontariato.
Ho scelto di andare a fare la volontaria a “Pane Quotidiano” per ora una volta a settimana poi magari riuscirò a fare anche due volte a settimana. L’impegno è di 4 ore al mattino dalle 8 alle 12 e consiste nel preparare il cibo da distribuire, distribuirlo e pulire poi gli spazi e il marciapiede
Nel distribuire il cibo, quello che posso fare, è dare un sorriso e scambiare una parola con le persone che sono lì in coda. Molte dignitose nella loro povertà, povertà a volte improvvisa dovuta alla perdita di lavoro, alla separazione a volte invece una povertà di sempre. Ci sono tanti immigrati ma tanti italiani anche anziani e giovani. C’è chi arriva arrabbiato, c’è chi litiga per una precedenza, un posto scavalcato nella fila, c’è chi è arroganti e pretende di più di quello che sta ricevendo che, se in un frutto c’è un segno , una piccola imperfezione, te lo rifiuta. C’è invece chi arriva testa china ma se gli dici “Buon giorno” con un sorriso ti risponde con un buongiorno ricambiandoti il sorriso. C’è un signore anziano ( dove chiedergli il nome) che ogni volta ricambia dandomi una caramella.
Qui non ti chiedono l’ISEE, non verificano se veramente hai bisogno. Tutto viene dato nella totale gratuità c’è chi prende nella totale gratuità il giusto il necessario, c’è chi invece ne approfitta ma nessuno giudica.
Quando torno a casa anche se stanca mi sento felice per gli incontri e per i sorrisi dati e ricevuti.