Con un post sulla mia bacheca, che ammetto non ricordo neanche da chi mi è arrivato, stamane ho deciso di onorare il 2 giugno,70 anni non solo della Repubblica ma 70 dal diritto di voto alle donne, partecipando al flashmob nato spontaneamente e cresciuto tramite Facebook.
Sara Di Pierantonio non è la prima donna di quest’anno e non è purtroppo l’ultima, la media è di una donna uccisa ogni 3 giorni. E non dimentichiamo i figli uccisi per odio contro la madre.
Questo flashmob è stata per lo più un’assemblea pubblica di fronte a Palazzo Marino, dove diverse donne hanno dato voce alla rabbia, al dolore e alla voglia di reagire. Una richiesta pressante alla politica per avere finanziamenti certi e mirati per i centri antiviolenza, per programmi educativi nelle scuole. E’ stato un momento per ricordare cha la violenza alle donne non è solo quella omicida ma è anche quella giornaliera che si vive sui luoghi di lavoro, per le strade in famiglia. E’ violenza psicologica e non solo fisica. Ed è stato anche un richiamo alle donne stesse che spesso mancano di solidarietà tra di loro e che anzi, specialmente sul luogo di lavoro, sono più violente degli uomini stessi.
E’ stato un momento di informazione come per esempio la distribuzione di un volantino con i centri antiviolenza ( cliccate e scaricate) presenti a Milano e di un volantino con l’iniziativa “Posto occupato” ( il link per avere maggiori dettagli sull’iniziativa) un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza.
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