Di Giuseppe Scalella OSA
Nell’ultima udienza, quella del 25 novembre scorso, Papa Francesco, parlando della vita della Chiesa nascente, ha indicato le quattro coordinate che caratterizzano la Chiesa di Gesù. Poi ha aggiunto: “A volte, sento una grande tristezza quando vedo qualche comunità che, con buona
volontà, sbaglia la strada perché pensa di fare la Chiesa in raduni, come se fosse un partito politico: la maggioranza, la minoranza, cosa pensa questo, quello, l’altro… “Questo è come un Sinodo, una strada sinodale che noi
dobbiamo fare”. Io mi domando: dov’è lo Spirito Santo, lì? Dov’è la preghiera? Dov’è l’amore comunitario? Dov’è l’Eucaristia?
Senza queste quattro coordinate, la Chiesa diventa una società umana, un partito politico – maggioranza, minoranza – i cambiamenti si fanno come se fosse una ditta, per maggioranza o minoranza… Ma non c’è lo Spirito Santo.
E la presenza dello Spirito Santo è proprio garantita da queste quattro coordinate. Per valutare una situazione, se è ecclesiale o non è ecclesiale, domandiamoci se ci sono queste quattro coordinate: la vita comunitaria, la
preghiera, l’Eucaristia, e come si sviluppa la vita in queste quattro coordinate. Se manca questo, manca lo Spirito, e se manca lo Spirito noi saremo una bella associazione umanitaria, di beneficienza, anche un partito, diciamo così, ecclesiale, ma non c’è la Chiesa. E per questo la Chiesa non può crescere per queste cose: cresce non per proselitismo, come qualsiasi ditta, cresce per attrazione. E chi muove l’attrazione? Lo Spirito Santo. Non dimentichiamo mai questa parola di Benedetto XVI: “La Chiesa non cresce per proselitismo, cresce per attrazione”. Se manca lo Spirito
Santo, che è quello che attrae a Gesù, lì non c’è la Chiesa. C’è un bel club di amici, con buone intenzioni, ma non c’è la Chiesa…”.
Papa Francesco non fa altro che ricordarci di un pericolo che è sempre in agguato: quello di una Chiesa senza Cristo.
Se oggi vediamo un abbandono della Chiesa da parte di molti non sarà forse per questo?