Come una doccia fredda è arrivata la notizia della tua salita al cielo. Sapevo che eri ricoverato per Covid, non immaginavo che la situazione fosse così grave. Eri il diacono della parrocchia, eri persona gentile e sempre disponibile, discreto, non invadente, presente. Non posso dire di averti conosciuto molto, ma ho sempre apprezzato la profondità dei tuoi interventi, la dolcezza delle tue parole. Tu che sei sempre stato disponibile per tutti, che hai accompagnato molte persone nel loro cammino di fede, hai dovuto affrontare la morte da solo, senza nessuno che ti tenesse per mano, ma sono certa che accanto a te c’era il Signore che ti diceva di non avere paura e di abbandonarti a Lui e tu l’hai seguito come hai sempre fatto nella tua vita.
La tua morte mi ha colpito, e mi ha fatto pensare a quante persone mi passano accanto, quante persone potrebbero essere un dono prezioso per me ed io le lascio passare, mi lascio sfiorare ma perdo la loro ricchezza per una mia mancanza, una difficoltà ad andare a fondo nei rapporti. Rimango sulla superficie e non mi metto in gioco.