Girando su Facebook ho visto un post che riportava l’articolo relativo al premio per la virtù civica alla XXV edizione del Panettone d’oro riconosciuto ai genitori di Rami. Sotto il post c’erano dei commenti rabbiosi e contrari all’attribuzione del premio. Io mi permetto di dire che questi genitori dopo la tragica morte del figlio non si sono chiusi nel proprio dolore, non hanno trovato vendetta nel guardare le scene di rabbia scatenatasi a seguito dell’evento, ma sono intervenuti richiamando i giovani ad un comportamento pacifico, rispettoso dello stato e si sono messi nella posizione di attesa di giustizia da parte dello Stato.
E questo non è un comportamento da tutti. Questo senso civico, che molti di noi hanno dimenticato o mai imparato viene premiato e riconosciuto.
Quello che viene richiesta è la verità sull’accaduto. Di qualsiasi reato Rami si sia macchiato ( fuga da un posto di blocco, guida senza patente o altro) la pena che gli è stata inflitta ( la morte) non è proporzionata.
Non sempre le forze dell’ordine sono nel giusto. A volte eccedono, usano loro stessi violenza e vanno oltre i propri poteri. E in uno stato democratico non è accettabile e quindi dobbiamo chiedere che si faccia chiarezza sul fatto.
Voglio ricordare solo come esempio che anche nelle forze di polizia ci sono le “mele marce” un esempio su tutto i famosi poliziotti della UNO BIANCA che hanno insanguinato le strade dell’Emilia dal 1987 al 1994 provocando 24 morti e 114 feriti.