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E' morto KoSSiga – tutto il mondo politico lo piange io no

Da : L’unità del 18/8/2010 di Enrico Deaglio
“…1977. Da ministro degli Interni organizza squadre di poliziotti provocatori che sparano sui manifestanti a Roma. La studentessa Giorgiana Masi viene uccisa. Cossiga sosterrà, per anni e decenni, che è stata uccisa dai suoi stessi compagni.
2)1978. Da ministro degli Interni, durante il sequestro Moro, si dimostra totalmente succube di una intelligence ispirata da Licio Gelli che vuole e ottiene Moro morto. Per giustificare la sua ignavia, molti anni dopo accuserà i vertici del Pci e della Cgil di essere stati al corrente del luogo in cui era detenuto Aldo Moro.
Aldo Moro.
3)1980. E’ ministro degli Interni quando la bomba fa strage alla stazione di Bologna. Dapprima dichiara che la matrice è fascista, poi cambia idea e la accredita aduntrasporto d’armi dei palestinesi andato a male. Diventa il testimonial dell’innocenza dei condannati definitivi Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. «Sono dei bravi ragazzi e mi vogliono bene».
4)Anni Ottanta. Continui attacchi ai giudici antimafia; irrisione dei “giudici ragazzini”, clamorosa difesa pubblica del giudice Corrado Carnevale che ha mandato liberi i capi di Cosa Nostra. Grande difesa della massoneria in nome delle libertà democratiche.
5)Inizio anni Novanta. Grande difesa dell’organizzazione Gladio, di cui Cossiga dichiara essere stato un dirigente. (Gladio è stata lo snodo di tutto il terrorismo fascista italiano,da Portella della Ginestra in poi). Cossiga se ne vanta. Il Pds sfila a Roma contro di lui all’inizio del 1992. Apre lo striscione un grande scudo Dc con scritta Gladio e l’elenco: «Piazza Fontana, Brescia, Italicus, Moro, Ustica, Bologna, P2, Basta!». Dopo il discorso di Occhetto, parla Luciano Lama che definisce bestemmie le difese di Fini e aggiunge: «Cossiga è indegno di rappresentare i cittadini di uno stato democratico creato dalla resistenza e dall’antifascismo».
Se il Pds scende in campo contro Cossiga, il Msi aveva infatti manifestato a suo favore, con cortei a Trieste e a Milano. Dichiarazione di Gianfranco Fini, dicembre 1991: «Per la prima volta c’è al Quirinale un presidente che non fa distinzione tra fascisti e antifascisti, ma tra onesti e disonesti e spaventa gli attuali oligarchi che cercano di ingabbiarlo».
6)Fine anni Novanta. Fonda l’Udr che dà la maggioranza al governo D’Alema dopo la caduta del primo governo Prodi.
7)Il nuovo secolo. Cossiga è un pensionato che vive attorniato da uomini dei servizi segreti che lo tengono aggiornato sui fatti italiani.
Dispensa consulenze, amministra piccoli ricatti, media alcune controversie, scrive modesti libri, accorda
modeste interviste. Di fronte alle contestazioni studentesche dell’Onda, consiglia al ministro degli Interni, Roberto Maroni: «Fai come feci io: infiltra, provoca, e quando avranno sfasciato tutto, non avere pietà. Il suono delle ambulanze dovrà sovrastare quelle di polizia e carabinieri».”

Ecco in questo estratto dell’articolo di Deaglio una breve storia delle tappe salienti della vita politica di KoSSiga ed io questo ricordo di KoSSiga. Ricordo gli anni 1977-1978 quando ho vissuto le piazze, le manifestazioni, le cariche della polizia e la violenza della repressione. Ricordo gli slogan contro KoSSiga, ricordo la morte di Giorgiana Masi e ricordo gli scontri tra studenti e forze dell’ordine a Bologna sempre del 1977 quando morì Francesco Lorusso militante di Lotta Continua e dove KoSSiga mandò i blindati per reprimere la piazza.
No l’ho mai considerato un uomo rispettoso della Costituzione e dei suoi valori, e ammetto che ora mi da fastidio vedere che tutti dalla destra alla sinistra fanno grandi elogi di KoSSiga.
Io non godo della morte di KoSSiga, è un fatto naturale data l’età, non insulto ma tutta questa rivalutazione post morten del grande “picconotaore” pazzo proprio non mi va giù

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