Ieri sono stata all’attivo FIOM “IL LAVORO E’ UN BENE COMUNE”, in preparazione alla manifestazione del 16 ottobre. E’ stato il mio secondo attivo, il primo è stato qualche mese fa ed era di zona. Mi è stato utile ascoltare i vari delegati, sia della FIOM sia di altre categorie, che hanno portato la loro esperienza di lotta a difesa del posto di lavoro, della dignità di lavoratori.
Alcuni erano impacciati e poco chiari nei loro interventi, altri avevano più anni di esperienza e sono risultati più lucidi nell’analisi e nel racconto altri sono stati logorroici ed alcuni poeti.
Una lavoratrice di Agile è partita dal testo della canzone “Eroe (Storia Di Luigi Delle Bicocche) di Caparezza per descrivere e raccontare i suoi nove mesi di lotta. Vorrei aver avuto un registratore per registrare il suo racconto.
Oltre ai vari delegati hanno parlato Maria Sciancati segretario generale della FIOM di Milano che ha aperto l’attivo ma non mi ha entusiasmato perchè di fatto ha letto tutto il testo del suo intervento, Onorio Rosati Segretario generale della Camera del lavoro di Milano che aveva una parlata molto veloce e, devo dire, che di tutto il suo discorso, l’unica cosa che mi è rimasta in mente è stato il ripetere diverse volte che tra CGIL e FIOM c’è uguale veduta ed intenti sulla questione della gestione della trattativa di Pomigliano e sul rinnovo contrattuale.
Fatto messo in serio dubbio da un delegato che è intervenuto sucessivamente che ha ricordato la posizione e le dichiarazioni fatte a suo tempo dalla CGIL della Campania e di Napoli
Ha concluso l’attivo Maurizio Landini segretario naziole FIOM. E anche Landini pur avendo parlato seguendo si una traccia scritta, ma abbastanza a ruota libera non mi ha particolarmente entusiasmato. Ho capito qualcosa di più sulla situazione che si è venuta a creare partendo dalla non sottoscrizione da parte della CGIL delle nuove regole contrattuali, alla firma del rinnovo contrattuale solo a nome della FIM e della UILM ( non sottoposto all’approvazione tramite referendum ai lavoratori) in presenza di un contratto ancora valido e che Federmeccanica ha deciso di recedere pochi giorni fa, all’accordo separato di Pomigliano ( questa volta che venivano messi in gioco diritti inesigibili è stato effettuato il referendum tra i lavoratori) Del discorso di Landini c’è un buon riepilogo sul sito della FIOM Milano
A conclusione di tutto ciò io Sabato 16 ottobre sarò a Roma a difendere il mio diritto di agibilità sindacale, di democrazia all’interno del posto di lavoro, a difendere lo statuto dei lavoratori, a difendere il mio diritto a negoziare collettivamente le mie condizioni di lavoro, il diritto di avere un contratto nazionale collettivo approvato dai lavoratori e non dalle dirigenze sindacali.