Primo tassello per il sogno

Questa settimana ho iniziato il corso di Gelateria e mi sto divertendo. La classe è di 15 persone divise tra italiani ed extracomunitari. Tendenzialmente gli extracomunitari vogliono imparare l’arte per ritornare al loro paese e aprire l’attività. Alcuni italiani sono lì per divertirsi altri sono lì come me per vedere se c’è la posibilità di re-inventarsi quindi per avere un piano “B” in caso di licenziamento.
Aprire la gelateria era uno dei progetti ipotizzati insieme a Fausto, che poi non mettemmo in pratica. Da anni ogni volta che ipotizzo, sogno di mettere in piedi un attività, penso a due sole attività o l’edicola o la gelateria. Le cose che mi attirano sono il contatto con tante persone e l’idea di poter trasmettere un sorriso a tante persone.
Ma non è così semplice fare il gelato, presentarlo, confezionarlo. I gesti che vedo fare ogni volta che vado a comprare un gelato ieri mi sono accorta che richiedono una manualità e una forza nelle mani che non ho. Ho le mani piccoline e faccio fatica a tenere in mano la paletta che serve per confezionare il gelato. Per la forza non c’è problema significa che farò in palestra qualche esercizio in più per rafforzare le braccia. Ma devo trovare delle soluzioni per risolvere il problema su alcuni Handicap dovuta alla mia bassa statura. Ieri dovevo emulsionare la base bianca con la pasta di nocciala Per fare questo ho dovut usare un’attrezzo simile al minipinner ovviamente professionale e come dimensioni diciamo che lungo come le mie gambe:) insomma mica facile per me da maneggiare. Ma questi piccoli problemi non mi faranno demordere. E qui in foto il risultato della seconda lezione. Il mio è il terzo: il gelato alla nocciala

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