C'è differenza tra italiano parlato e scritto?

Qualche giorno fa ho avuta una disquisizione con mio fratello Marco e con Valentina relativamente a parole di uso comune nella lingua parlata, che a mio avviso non sono corrette all’interno di un tema scolastico.

La questione è molto semplice. Mi sono ritrovata ad aiutare una bimba, di 5a elementare, a ricopiare in bella copia un compito già corretto dalla maestra. Era un tema di fantasia. In una frase aveva scritto ” …. in cielo c’erano un sacco di stelle…”.

Personalmente, ho trovato il termine “sacco” non corretto per un compito scolastico e mi sono meravigliata che non fosse stato corretto dalla maestra.

A mio avviso è un modo “dialettale, volgare” di dire; buono nella lingua parlata, ma non per uno scritto scolastico.

Mio fratello ha commentato che sono arcaica, retrograda, insomma vecchia che si scrive come si parla e, quindi, il termine “sacco” come sinonimo di “tante” è corretto.

Oggi mi sono confrontata con la nipote grande laureata in Lettere moderne e mi sono sentita rassicurata : la mia  interpretazione è corretta , non è arcaica, retrograda, vecchia.

Una cosa è scrivere una lettera ad un amico, scrivere una pagina di diario per cui una serie di modi di dire, sono accettabili anche nello scrivere, una cosa è un tema scolastico, una relazione di lavoro ecc. insomma un testo formale.

 

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