Crisi di Governo: e noi?

Quando faccio la doccia, con l’acqua calda che mi scorre sul corpo, che mi rilassa e sotto la quale starei ore, mi viene sempre da riflettere. Oggi ho riflettuto sul voto del referendum, sulle future elezioni, e su come in questo giorni si muovono i partiti/movimenti.

Il voto al referendum per alcuni è stato un voto sul merito della riforma ( per me lo è stato) per molti è stato un voto di protesta verso il governo, per altri una speranza per vedere i propri privilegi maggiormente garantiti ( dalle analisi sul voto il SI ha vinto tra gli anziani garantiti, tra i benestanti), per altri un semplice desiderio per dare un segno di cambiamento.

Quello che tutti i partiti non hanno capito è che i voti del referendum non sono automaticamente voti incanalati verso i partiti del SI o del NO.

Molti di quelli che sono andati a votare al referendum non andranno a votare alle politiche perché nessuno dei partiti li rappresenta e nessuno dei partiti garantisce una reale capacità di governo.

Prendiamo il PD.  Renzi ha l’arroganza di accreditarsi il 40% del SI del referendum. Ma molti di quei voti sono di destra e non li avrà alle politiche. Dovrebbe riunire gli organi di governo del suo partito per fare un mea culpa, per rivedere le politiche economiche, capire come recuperare i voti dei giovani, come dare speranza ai milioni di cittadini che speranza non ne hanno perché sulla soglia di povertà, senza casa, senza lavoro, senza futuro. Dovrebbe rivedere la politica dei bonus a pioggia. Che senso ha distribuire un contributo di 500 € ai diciottenni da spendere per la cultura? Vedendo l’altro giorno un video di interviste fatte “dal Milanese imbruttito ”  a dei giovani sulla storia di Milano, mi sono cadute le braccia, mi è venuta tristezza per l’ignoranza di questi giovani. Spero veramente che per trovare questi esempi di ignoranza abbiano dovuto intervistare centinaia di giovani e che quindi quelli ignoranti, stupidamente ignoranti e fieri dell’ignoranza, siano “mosche bianche”. Ma ho paura che non sia così. Allora mi dico che invece di distribuire soldi a pioggia, investire gli stessi soldi nelle periferie delle città creando centri di cultura ed aggregazione giovanile, forse avrebbe più senso.

Ci sono migliaia di giovani eccellenti in Italia che fuggono all’estero per crearsi un futuro e all’estero sono accolti e valorizzati. A noi rimangono i giovani che alla domanda: ” quando secondo te fu costruito il Duomo?” rispondono 1964-67.

Ma il PD, che si difisce partito di sinistra, è da molto tempo che è lontano dalla realtà che non ha il polso della vita reale della gente, perché vive nei salotti buoni della borghesia e dei poteri forti, ma non nelle periferie e nei posti dove la povertà ti entra nella pelle.

Il M5S chiama il popolo alla rivolta contro l’ennesimo governo non voluto dal popolo. Bene abbiamo difeso la Costituzione ma questi di Costituzione non sanno molto. Abbiamo un parlamento con una maggioranza, per di più non sfiduciata. La nostra è una democrazia parlamentare e i governi si fanno creando alleanze in parlamento. Quindi il Presidente Mattarella ha il dovere di trovare un governo possibile in questo parlamento. E’ vero il Parlamento è stato eletto con una legge definita incostituzionale, ma questo parlamento è stato definito, dalla stessa Corte Costituzionale, valido per poter governare quindi…

Ora il M5S si candida al governo del paese, ma è facile fare opposizione, fare dall’opposizione i primi della classe, un’altra cosa è governare e, con Roma città molto complicata  con grandi problemi, non stanno dimostrando capacità di governo. Non basta dire reddito di cittadinanza per tutti, bisogna dire dove trovare i soldi per l reddito di cittadinanza ed altre sparate che certamente sulla gente in difficoltà, sui giovani senza lavoro o sfruttati con i voucher fanno presa, bisogna anche dimostrare di avere i mezzi per attuarli e i mezzi sono dati dalle persone, dai ministri che verranno scelti. Devono dire oggi, che squadra metteranno in campo perché, con la casalinga di Vigevano si può governare una famiglia, ma non l’Italia. E il M5S  ha ancora molta strada prima di diventare forza di governo. Forse lo diventerà per acclamazione di popolo ma l’Italia non si salverà.

Il Centro destra Forza Italia, Lega Nord, Fratelli D’italia ecc. non hanno in questo momento la forza per andare al governo hanno solo la forza di aumentare la paura, l’odio verso i migranti, verso gli emarginati, e aumentare l’egoismo e il chiudersi delle persone in se stesse vedendo solo in proprio giardino. Un brutto vivere insomma.

Quindi? .. Sono molto preoccupata e non ho nessuna ricetta magica solo l’invito a chi ci governa o punta a governarci di pensare non a se stessi ma al bene comune. Di essere realisti e non utopisti. Di capire dove siamo e dove vogliamo andare. Di capire che l’apertura, l’accoglienza la condivisione e la redistribuzione delle ricchezze è la solo strada per salvarci tutti.

 

 

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