EDS/HP : 310 esuberi

Venerdì 2 ottobre in Asselombarda si è svolto l’incontro tra l’azienda e le rappresentanze sindacali. Obiettivo presentazione del piano industriale, cosa che non sembra avvenuta, e dichiarazione dei numeri degli esuberi in Italia. Dopo l’apertura della procedura di mobilità per 101 di Servizi ICT che, a seguito di lotta e contrattazione si sono per ora trasformati in 65 tra mobilità incentivata e cassa integrazione a zero ore per un anno, e dopo i 130 licenziamenti dichiarati per HP DCS, sono arrivati i numeri per EDS/HP. Sembrebbe esserci l’intenzione almeno iniziale di procedere in maniera soft quindi con una mobilità volontaria incentivata. Il problema è che ogni anno, ormai da almeno 9 anni, in questa azienda si continua a dire che ci sono esuberi e non vengono effettuate politiche di riqualificazione del personale. Si parla dei lavoratori prima come risorsa essenziale e poi li si dichiara un esubero. Dei lavoratori più anziani si dice che non riescono a stare al passo coi tempi e le innovazioni anche se vengono mandati ai corsi ( ma quali corsi?) e quindi sono solo pesi da eliminare. Il problema vero è sempre il costo del lavoro. Un lavoratore con anni di anzianità costa di più di un giovane appena uscito dall’università più facilmente riccattabile e sfruttabile.
Quindi diventiamo vecchi e rimbabiti per le aziende che ci vogliono sempre più eliminare, ma lo stato ci dice che non possiamo andare in pensione a 55/60 perchè siamo troppo giovani. C’è un’incoerenza di fondo. Cosa dovremmo fare? Suicidarci per togliere il disturbo?
Comunque in questi giorni si svolgeranno nelle varie sedi le assemblee sindacali per riferire la situazione. A Milano l’assemblea si è svolta ieri e si è conclusa con una mozione in cui è stata dichiarata inacettabile la comunicazione dei 310 esuberi ed è stato proclamato uno sciopero per l’ intera giornata di venerdì 9 ottobre di tutti i lavoratori EDS Metalmeccanici di Milano in concomitanza con lo sciopero generale indetto dalla FIOM-CGIL per il Contratto Nazionale.
Mi auguro che anche le assemble delle altre sedi arrivino alla stessa risoluzione.

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