Ci siamo trovati a dover votare un’ipotesi d’accordo senza aver partecipato alla proposizione di tale accordo. Non mi è piaciuta la modalità con la quale si è giunti a questo accordo e cioè l’accettazione da parte dei sindacati nazionali delle richieste/proposte dell’azienda senza un reale confronto con i lavoratori che si sono visti calare un’ipotesi così all’improvviso. L’unica variazione rispetto alle dichiarazioni iniziali dell’azienda, è il numero degli esuberi che passa da 310 a 260. Ma la riduzione non credo che sia una “vittoria” della contrattazione sindacale quanto un’ulteriore “concessione” aziendale.
Ancora una volta la soluzione per uscire dalla crisi è quella della riduzione del personale. Riduzione senza logica e senza un reale piano industriale. L’azienda non ha una prospettiva nè a lungo nè a breve termine. Prova è che dalla cassa integrazione di Servizi ICT sono stati richiamati, dopo poco più di un mese, dei colleghi per coprire attività che sono risultate scoperte.
L’ipotesi di accordo parla di mobilità volontaria incentivata. Ma non la vedo molto come mobilità volontaria visto che l’azienda si riserva di accettare le canditature. A breve avremo il dettaglio degli esuberi per sede e per attività e capiremo se siamo un esubero o meno. Se lo siamo sicuramente ci conviene prendere i soldi e andare perchè da quello che si evince dall’ipotesi di accordo, a Febbraio l’azienda farà un punto della situazione, anche se la procedura rimane aperta fino al 31/5/2010. In base ai risultati potranno essere messe in campo altre azioni “condivise”.
Però ho accettato questa ipotesi di accordo. Perchè? Semplice perchè a Milano in assemblea nella sede principale i partecipanti erano meno di una trentina di persone su 160 ca. Perchè anche se dicevo no non c’era la forza per dare una valenza a quel no. E dire no solo per archiviare l’insoddisfazione non mi sembrava utile.