Qui sotto trovate il comunicato degli iscritti FIOM CGIL della Fiat di Pomigliano. Vi invito a leggere il testo della proposta ultimativa e conclusiva della Fiat per capire le motivazioni del rifiuto alla firma di tale documento.
Diversi esponenti del PD e della CGIL stessa sono propensi a pensare che sia meglio firmare l’accordo e che questo rimarrà circoscritto a Pomigliano.
Io non lo credo e credo che cedere ora sia aprire un varco alla perdita di diritti, di dignità, di milioni di lavoratori.
Deve essere fatto il possibile e l’impossibile per fermare questo accordo e spero in una presenza molto nutrita allo sciopero generale del 25 giugno indetto ormai purtroppo come abitudine dalla sola CGIL.
L’assemblea degli iscritti Fiom Cgil della Fiat di Pomigliano d’Arco fa propria la risoluzione sulla vertenza del Comitato Centrale della Fiom del 14 giugno u.s. con il netto NO al ricatto della Fiat.
L’assemblea ritiene inaccettabile ed illegittimo l’accordo separato sottoscritto dalle altre Organizzazioni Sindacali.
Inaccettabile perché sotto la minaccia della Fiat di chiudere lo stabilimento.
Illegittimo perché in violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori previsti dalla Carta Costituzionale, dalle leggi europee e nazionali, dallo Statuto dei Lavoratori e dal Contratto Nazionale di Lavoro dei Metalmeccanici.
L’assemblea ritiene conseguentemente inaccettabile ed illegittimo il referendum indetto per il 22 giugno e in ogni caso in alcun modo vincolante per la Fiom perché riguardante diritti indisponibili delle lavoratrici e dei lavoratori.
L’assemblea consiglia ai lavoratori la partecipazione al referendum, al fine di evitare azioni di rappresaglia individuale da parte dell’azienda.
L’assemblea, infine, invita tutti i lavoratori alla mobilitazione e alla partecipazione allo Sciopero e alla Manifestazione del 25 Giugno a Napoli.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’.
Napoli 16 giugno 2010
documento conclusivo dei direttivi della Fiom Provinciale di Napoli e Regionale Campania