Sono anni che accompagno mia madre all’IKEA a prendere l’albero di Natale. Sono l’unica dei figli che riesce a superare l’evento. La scelta dell’albero è lunga e faticosa. Se avessi 4 braccia sarebbe meglio. Mi tocca rimanere ferma tenendo due alberi per volta in piedi in modo che mia madre possa valutarli poi vanno appoggiati e difesi da eventuali attacchi di altri, mentre si rovista e si cerca nella pila alberi migliori. A volte capita che ci sia qualcuno che ci osserva e quando alla fine abbiamo deciso ( cioè mia madre ha deciso) si lanciano sugli alberi scartati. E a questo punto mia madre è più che mai sicura che l’albero lasciato era il migliore. Quest’anno però c’è stata la delusione. Siamo arrivate all’IKEA e di alberi non ce n’erano più già da una settimana.
Siamo andate allora in un seupermercato ma c’erano degli alberelli striminziti e già secchi per cui quest’anno alla faccia della crisi siamo andate a prendere l’albero in un vivaio.