Si avvicinano le elezioni e per la prima volta ho veramente difficoltà a decidere chi votare. Per cui prima di votare voglio ascoltare che cosa c’è in giro che proposte ci sono e quindi stasera sono andata a sentire l’assemblea di “Cambiare si può”. Non sono una militante, non sono iscritta a ad un partito sono semplicemente una cittadina che istintivamente si è sempre identificata a sinistra diciamo estrema insomma in quelle ali che Monti vorrebbe silenziare. Questa volta però non mi basta andare sulla fiducia, questa volta voglio vedere il programma, voglio vedere i nomi voglio capire e conoscere meglio. Sono scettica sulla scelta di “Cambiare si può” di aderire al progetto di “Rivoluzione Civile” di Ingroia ma d’altra parte ho condiviso quanto detto da Agnoletto sul suo non essere assolutamente d’accordo sull’ingresso Di Pietro nel progetto,esssendo di Pietro lontano anni luce dal suo modo di vedere le cose, ma alla fine ha realizzato che non sarà di Pietro ad impedire a “Cambiare si può” di avere una rappresentanza in parlamento. Credo che sia necessario che i movimenti antagonisti, l’opposizione al liberalismo, l’opposizione a questa politica depressiva abbia una rappresentanza una voce, seppur piccola, in parlamento e quindi effettvamente in così poco tempo non si poteva fare di meglio.
Voterò Rivoluzione civile? non lo so l’ho detto voglio vedere i programmi speriamo che la campagna elettorale parti velocemente e che finalmente siano messi in campo i programmi e non solo parole d’ordine.
Una riflessione comunque sull’assemblea di stasera mancavano i giovani l’età media era veramente alta e per un reale cambiamente è necessario intercettare riattivare il legame tra i giovani e la partecipazione all’attività politica, e non mi è piaciuto lo scontro finale con l’abbandono della sala da parte delle persone che rappresentavano in quel momento la minoranza e che non hanno voluto accettare la posizione espressa dalla maggioranza.
Andando a questa assemblea ho sentito parlare di Alba movimento politico che non conoscevo e che è una delle anime fondadrici di “Cambiare si può”