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Ha ancora un senso essere iscritti alla FIOM?

Per la prima volta in 18 anni di iscritta FIOM non ho aderito allo sciopero cittadino del 22 Aprile. Fino ad alcuni mesi fa ero fiera del mio essere FIOM, il mio senso di appartenenza alla FIOM era forte. Ora invece sono molto dubbiosa, sto aspettando da oltre un mese che mi venga restituito l’orgoglio di essere iscritta FIOM che mi vengano date risposte chiare. Ma per ora c’è il silenzio. E questo silenzio mi fa pensare se abbia ancora un senso avere in tasca la tessera della FIOM o no. Di certo il comportamento della RSU aziendale contribuisce molto al mio disinnamoramento. Come è possibile dichiarare lo sciopero e poi vedere tutti i delegati FIOM in azienda? Quali dovrebbero essere le mie motivazioni all’adesione se neanche i delegati credono nella validità dello sciopero e non vi aderiscono? Il messaggio che arriva dalla mia RSU è “ vai avanti tu cretino che a noi scappa da ridere…”. E dopo, diciamo le questioni personali, c’è il problema politico. Cosa sta succedendo nella FIOM perchè non una parola di dissenso sull’accordo fatto tra le tre confederazioni per la rappresentanza? Accordo che nulla ha di democratico e che butta al cesso le lotte fin qui fatte dalla FIOM per la rappresentanza? Dal resoconto di Cremaschi sull’incontro degli esecutivi unitari del 30 aprile, che ha sancito tale accordo, e il fatto che a seguito di quell’incontro la FIOM non è uscita con nessun commento mi lascia molto perplessa. Ieri non ho partecipato al corteo sindacale del 1 Maggio non ci sono riuscita non mi sento più rappresentanta da una CGIL che con la scusa della “pacificazione nazionale” a Bologna nella giornata del 1 maggio condivide il palco con le associazioni padronali.

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