Una dimostrazione ulteriore della mancanza di libertà di informazione in Italia e del servilismo che c’è nel servizio pubblico nei confronti di Berlusconi. Sono certa che non è stato necessario che Berlusconi chiedesse lo stop dello spot. Sono talmenti servili i dirigenti RAI che hanno provveduto direttamente alla censura per farsi belli con il padrone.
Qui i due brevi spot censurati e l’ultimo video è invece l’intervista al regista del film documentario “Videocracy” che ricostruisce i trent’anni di crescita dei canali Mediaset e del nostro sistema televisivo.