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Bow.it: l'evoluzione di un'azienda tra Facebook e IVA

Fonte: http://www.businessmagazine.it Autore: Paolo Corsini

Paolo Corsini, autore di questo articolo, è amministratore unico di Hardware Upgrade SRL, società editrice della testata giornalistica “Hardware Upgrade” oltre che direttore responsabile di quest’ultima. L’autore non ha alcun rapporto professionale con la struttura dirigenziale di Buy on Web SPA e/o con i propri soci. Vanta rapporti di conoscenza, venutisi a creare nel corso degli anni per questioni professionali, con alcuni ex ed attuali dipendenti di Buy on Web SPA, come del resto con buona parte delle aziende che operano nel mondo dell’e-commerce in Italia per via della propria occupazione.

Hardware Upgrade SRL ha intrattenuto in passato alcuni rapporti commerciali con Buy on Web SPA (ai tempi bow.it SRL), nella forma di acquisto da parte di quest’ultima di spazi pubblicitari sulle pagine del sito hwupgrade.it. L’ultima fattura per investimenti pubblicitari risale al mese di Luglio 2008; in totale il fatturato generato da spazi pubblicitari venduti a bow.it nel periodo 2004-2008 corrisponde allo 0,7% del fatturato totale generato da Hardware Upgrade SRL nel periodo.

A questo indirizzo è stato aperto, nelle scorse settimane, un gruppo Facebook a nome “Salviamo Bow.it e Ovo.it – SOSTIENICI”, costituito da alcuni dipendenti di bow.it e che al momento vede oltre 1.200 membri iscritti. Un gruppo in Facebook è niente altro che una pagina a tema, aperta da un utente registrato, alla quale si possono iscrivere utenti Facebook che siano interessati al tema trattato e che possono, nel momento in cui vi aderiscono, inserire messaggi e commenti. Un gruppo Facebook è quindi molto difficilmente riconducibile ad una forma di comunicazione ufficiale da parte di un’azienda a meno che questo non sia esplicitamente dichiarato, e questo non è il caso; si tratta piuttosto di uno strumento pubblico di libera espressione di uno o più utenti.

Questa la descrizione del gruppo, così come disponibile al 24 Giugno:

I dipendenti e i collaboratori di Bow.it e Ovo.it chiedono il sostegno di clienti, colleghi e di tutti coloro che navigano in internet nella difesa della propria azienda. Bow.it esiste da oltre 10 anni, è un’azienda innovativa e dinamica, che ha sempre avuto ottimi risultati economici. Una delle principali aziende italiane nell’e-commerce oggi è messa a rischio dalla nuova gestione decisa dal socio di maggioranza Dmail Group che ha forzato alle dimissioni i soci fondatori per nominare nuovi amministratori senza alcuna conoscenza del settore online.
Le consolidate modalità di gestione dei rapporti con i lavoratori sono state stravolte, tanto che i lavoratori hanno ritenuto opportuno rivolgersi ai sindacati; sono stati registrati comportamenti potenzialmente lesivi nei confronti di alcuni dipendenti; sono stati compiuti atti che indicano un possibile trasferimento dell’azienda altrove (Firenze? Modena?), nonostante le smentite della nuova gestione;
importanti progetti di sviluppo aziendale, in particolare nell’ambito della logistica, sono stati annullati.

NOTA BENE
Il testo descrittivo del gruppo è stato modificato a seguito di pressioni aziendali esercitate sui dipendenti; a seguito di tali pressioni, si è ritenuto opportuno anche integrarlo e precisarlo maggiormente.

NOTA BENE 2
Il gruppo non gradisce i commenti insultanti, che ci riserviamo di cancellare.

Quali informazioni fornisce la descrizione del gruppo? Vediamole punto per punto, ricordando che quanto scritto evidenzia lo stato d’animo e il pensiero dei creatori del gruppo:

1. Bow.it è realtà online presente da oltre 10 anni, con risultati economici che vengono definiti ottimi;
2. la sopravvivenza di questa realtà di e-commerce italiana è messa a rischio dalla nuova gestione decisa dal socio di maggioranza Dmail Group;
3. i soci fondatori della società sarebbero stati forzati alle dimissioni;
4. l’attuale amministrazione della società non avrebbe alcuna conoscenza del settore online;
5. i lavoratori hanno scelto di rivolgersi a organizzazioni sindacali per una maggiore loro tutela in azienda;
6. sarebbero stati compiuti atti che farebbero prefigurare uno spostamento dell’attività in altre sedi lontano da quella storica, benché l’amministrazione abbia smentito questo;
7. progetti di espansione societaria legati alla logistica sono stati annullati.

La descrizione si completa indicando come il testo sia stato modificato dietro pressioni esercitate sui dipendenti da parte dell’azienda, e specificando come commenti di carattere offensivo inseriti da iscritti al gruppo verranno cancellati.

Una persona che legga per la prima volta queste righe di descrizione del gruppo dipinge nella propria mente uno scenario difficile, ben lontano da quello che era il clima che si percepiva vivere all’interno di bow.it sino ad alcuni mesi fa. Per rapporti professionali ho avuto modo di conoscere, nel corso degli anni, sia i soci fondatori sia molti dipendenti di bow.it; la sensazione che ne ho ricavato è sempre stata quella di un’azienda nel quale fosse presente un bello spirito di lavoro, un rapporto tra i vari colleghi incentrato sulla volontà di far crescere un’azienda mantenendo un clima per il quale il lavoro è un mezzo, non un fine.

Da questo il mio stupore nel momento in cui, alcune settimane fa, ho per la prima volta letto di questo gruppo. Stupore che non è scaturito in una reazione immediata e pubblica, quanto nella volontà di documentarmi per capire cosa vi fosse dietro a questo vero e proprio grido lanciato da alcuni dipendenti dell’azienda. Da questo un lavoro di ricerca durato sino ad oggi, che si concretizza in questo articolo; la sua finalità non è quella di dare giudizi e tantomeno indicare cosa debba o non debba essere fatto, quanto fornire gli strumenti per meglio capire, attraverso informazioni pubbliche, cosa sia cambiato all’interno di bow.it.

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