Alla riconquista del contratto

Sono pessimista, vedo nero il mio futuro e il futuro di tanti di noi ma una cosa non voglio fare darmi vinta e non battermi per riavere un contratto nazionale che sia un contratto serio, per riavere i diritti persi in questi mesi grazie alla sottomissione sia del PD sia dei sindacati inclusa la CGIL alle esigenze della Finanza.
Voglio riavere un sindacato che non pensi alle alleanze politiche ma che abbia come primo ed unico interesse il lavoratore, i suoi diritti, il suo benessere.
Martedì l’attivo regionale delle delegate e dei delegati della FIOM Lombardia. E’ lungo ma ascoltate la conclusione di Landini e, metalmeccanici o meno, Lunedi 23 Luglio partecipate alle iniziative di protesta indette dalla FIOM per sostenere la lotta della FIOM per il rispetto dell’accordo interconfederale del 28 giugno che sancisce il diritto della FIOM ad essere al tavolo negoziale con Federmeccanica e gli altri due sindacati per arrivare alla firma di un contratto di tutti e per tutti e non un accordo separato.
Se passa ancora una volta la pratica che la controparte sceglie e decide con quali sindacati ( rappresentativi di chi?) firmare i contratti ( Pomigliano insegna) anche per le altre categorie c’è il rischio che il rinnovo venga siglato da sindacati che non sono espressione rappresentativa dei lavoratori ma solo notai delle volontà padronali.

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