Ero in ufficio oggi pomeriggio, avevo un po’ di tempo libero prima di una riunione e sono andata in internet a vedere le notizie della giornata e sono rimasta, allibita, inorridita. spaventata, angosciata nel leggere la notizia della strage e Parigi.
Quello che mi fa più paura ora sono le reazioni xenofobe contro tutti i mussulmani. Come si suol dire si fa di tutta un’ erba un fascio e non è giusto. Non è l’Islam una religione che professa la violenza ma sono delle frange di radicali estremisti che non conoscono la propria religione, ne distorcono le parole e la interpretano per le loro logiche di violenza e potere.
E ora il gioco di molti, è fare leva sulla paura per impedire alle persone di pensare, di fare, di amare, di ridere, di essere ironici, di fare valere diritti di chiedere diritti di chiedere libertà e democrazia di chiedere una società più giusta ed inclusiva.
Ho girato qualche sito informativo e leggo il commento sull’edizione del Financial Times on line che dice “….. Con questo non si vogliono minimamente giustificare gli assassini, che devono essere catturati e giudicati, è solo per dire che sarebbe utile un po’ di buon senso nelle pubblicazioni che pretendono di sostenere la libertà quando invece provocando i musulmani sono soltanto stupidi”.
E’ come dire “Si i violentatori vanno condannati ma se le donne smettessero di girare per le strade vestite in quella maniera, con quel modo di camminare, con quella aria strafottente sarebbe meglio”
La satira è sempre esistita dagli albori della cultura.
La satira (dal latino satura lanx, il vassoio riempito di offerte agli dei) è un genere della letteratura e di altre arti caratterizzata dall’attenzione critica alla politica e alla società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento. Sin dall’Antica Grecia la satira è sempre stata fortemente politica, occupandosi degli eventi di stretta attualità per la città (la polis), ed avendo una notevole influenza sull’opinione pubblica ateniese, proprio a ridosso delle elezioni Per questo motivo è sempre stata soggetta a violenti attacchi da parte dei potenti dell’epoca, come nel caso del demagogo Cleone contro il poeta comico Aristofane.( fonte Wikipedia
Non è certo alzando i muri, chiudendoci agli altri, con la violenza che si risolve questa situazione ma all’incontrario, abbattendo i muri, aprendoci agli altri, parlando e provando ad ascoltare.
La violenza attira solo altra violenza e solo la nonviolenza, l’amore l’incontro con gli altri che può rendere il mondo migliore. Gandhi diceva “Limitarsi ad amare chi ci ama non è nonviolenza. Solo l’amare chi ci odia è nonviolenza. So quanto sia difficile seguire questa grandiosa Legge dell’Amore. Ma non è sempre così, con tutte le cose grandi e buone? Amare chi ci odia è la cosa più difficile di tutte. Ma, con la grazia di Dio, anche realizzare questa difficilissima cosa diventerà facile, se lo desideriamo.” e Vittorio Arrigoni diceva “Restiamo umani”.