Da tempo non sto scrivendo sul mio blog, oggi scrivo per commentare la situazione relativa alla questione Opzione donna.
Siamo andate in ferie il 6 Agosto con l’assicurazione da parte di politici dopo l’ultimo incontro della commissione lavoro con il MEF, che il 9 settembre si sarebbe proceduto con la scrittura dell’articolo che avrebbe ripristinato il nostro diritto alla pensione e la possibilità di riprenderci la vita.
Invece ora siamo qui ancora una volta prese in giro dalla politca in generale perchè oggi quelli che si inalberano e ci difendono, ieri hanno appoggiato ed avvallato le scelte sulle pensioni che hanno buttato nella disperazione migliaia di persone uomini e donne.
Ma la vita di queste migliaia di persone non merita di essere rispettata, non ha valore alla fine siamo poche migliaia , ed anche se mancasse il nostro voto alle prossime elezioni non cambierebbe nulla.
Per noi i soldi sono spariti, per la politica e i politici i soldi invece ci sono visto che si sono sbloccati i finanziamenti che avrebbero dovuto essere assegnati secondo delle regole precise ed invece, visto che stanno andando troppo in là con i tempi, la soluzione è cancellare le regole e quindi “Finanziamenti a pioggia” mentre i nostri soldi sono spariti. Saranno usati per l’eliminazione della TASI? Non lo so per cosa saranno riutilizzati e in base a quali logiche contabili è stato effettuato questo giro di posta. Non so se sia lecito o meno, se sia possibile un eventuale ricorso a qualche tribunale, alla Corte dei Conti o roba del genere. So soltanto che ancora una volta ci hanno tolto una speranza di futuro, ancora una volta hanno riportato molte di noi nella disperazione.
Reagire ma come? Andare a manifestare un giorno a Roma ci incontriamo, ci contiamo , ci parliamo ci raccontiamo le nostre storie, torniamo a casa in una certa maniera contente appagate per una bella giornata di lotta e poi? Cosa è cambiato nella vita dei politici che li porta a riflettere e a fare scelte diverse? Nulla. Non credo che la manifestazione sia la giusta scelta, ma non so quale potrebbe essere una risposta valida per continuare a battersi. Credo che l’unica soluzione e speranza sia il ricorso al TAR, e se si potesse fare causa anche per i danni morali, psicologici, fisici che questa perdurare della situazione di incertezza sta procurando a molte di noi io aderirei.