Non c’è certezza alcuna nella vita di ognuno di noi. Al mattino ci alziamo pensando che sarà un giorno come gli altri ed invece succede che ci crolla addosso qualcosa che ci cambia ogni prospettiva. Vediamo cose che prima non vedevamo o meglio non volevamo vedere perché distanti da noi. Sentiamo e viviamo dolori che mai avremmo pensato di dover vivere. E per una situazione di questo genere in questi giorni mi trovo a frequentare l’ospedale San Matteo di Pavia reparto “Oncoematologia Pediatrica”. Reparto di eccellenza, con personale di una professionalità ed umanità eccezionale che lavorano in una struttura non adeguata alle esigenze, ai bisogni dei piccoli ammalati. E’ un reparto dove i piccoli ammalati hanno basse ed a volte inesistenti difese immunitarie ma non sono disponibili calzari e camici sterili per entrare in reparto. Le camere non sono singole e i servizi igienici sono comuni. Sarebbe necessaria la ristrutturazione del reparto ma non ci sono soldi da parte dell’amministrazione sanitaria. Di fronte al reparto di Pediatria c’è la nuova struttura dell’ospedale inaugurata nel 2013 che dovrebbe contenere tutta una serie di reparti ma da voci di corridoio, che non ho verificato pare che in parte sia ancora vuoto e quindi non si capisce perché per esempio non venga trasferito il reparto di Oncoematologia Pediatrica. Voci di corridoio, ma sono voci di corridoio dicono che bisognerebbe andare a fondo sulla correttezza dell’uso dei finanziamenti per la costruzione del nuovo ospedale. Per esempio si dovrebbe andare a fondo sullo spreco dei soldi per la pista di atterraggio dell’elisoccorso che non può essere utilizzata perché sono stati installati gli impianti di condizionamento sul tetto che impediscono di fatto all’elicottero di atterrare in sicurezza.
Nelle ore che si passano nell’attesa fuori dal reparto si parla con i genitori che vivono il reparto e si scopre che alcuni di loro in collaborazione con l’associazione A.G.A.L. Onlus Associazione Genitori e Amici del Bambino Leucemico si stanno organizzando per fare un progetto di ristrutturazione delle camere per trasformarle in camere singole e una volta definiti i preventivi si attiveranno per una raccolta fondi. Questa è L’Italia fatta di persone ( medici infermieri e tutto il personale) che mettono al primo posto le persone, gli ammalati, gli altri, combattendo tutti i giorni con la burocrazie la mancanza di fondi ma senza mollare mai, e di persone genitori, nonni amici che non si fanno sopraffare dalla propria sofferenza e si danno da fare per migliorare la situazione dei propri figli ma anche la situazione dei figli di altri che purtroppo verranno dopo di loro.