Mi sono candidata come rappresentante sindacale

Avrò fatto bene o male? Senza l’approvazione di fratello e sorella che me l’hanno sconsigliato dicendomi che in questo periodo, dove i tagli sono all’ordine del giorno, è meglio rimanere schisci, mi sono candidata. Di certo è un impegno importante e difficile proprio a causa della situazione aziendale.
Non ho esperienza: la negoziazione, il trovare e proporre soluzioni soddisfacenti per la maggior parte, riuscire a rappresentarle in maniera pacata e chiara, non farsi prendere dalla rabbia o dallo sconforto non sono proprio mie caratteristiche ma sarà ciò che dovrò pravare a fare. Non potevo non farlo.
Trovo che in tutti gli ambiti della vita, e quindi anche nel lavoro, si siano persi valori quali quelli della solidarietà e del bene comune, dell’onestà e del rispetto degli altri. Per questo mi sono candidata per ribadire questi valori.
Nella lettera che mia nipote mi ha scritto per il mio compleanno c’è questo passo “… sei simpathetic ( non so come si dica in Italiano significa che capisci al volo i pensieri e i sentimenti degli altri e li aiuti stando loro vicino…..). A volte però stare vicino non basta è necessario agire ed ora penso di dover agire.
Mio padre dice che sono idealista e quindi perdente nella vita. Forse…ma senza ideali cosa siamo?

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