Un Natale di speranza

Di Marco Locatelli

Vedere tutte queste mascherine in giro mi riporta al periodo natalizio di cinque anni fa, passato nel reparto di oncoematologia pediatrica del San Matteo di Pavia. Un Natale fatto di speranza, ma anche di paura. Abbiamo cercato di passarlo al meglio, sentendoci uniti al di là del credo religioso, del censo e della nazionalità. C’era un filo, purtroppo terribile, che ci legava tutti e che ci faceva sentire parte di un’unica cosa. Per alcuni il Natale significa poco, ma il Natale di cinque anni fa, con quel misto di speranza e paura, significò tanto per tutti noi. Ricordo il corteo dei camion che arrivò un giorno e quei Babbo Natale, abituati a macinare chilometri, scendere dai loro mezzi carichi di doni, e i sorrisi, celati dalle mascherine, dei bambini. E la voglia di avere un giorno di “normalità.Voglio ricordare tutto il personale di quel reparto, che dedicava e dedica non solo tempo e cure, ma anche amore, ai bimbi ricoverati lì. E un grande abbraccio a tutti i genitori che hanno dovuto lasciare andare i loro bambini, che erano anche un po’ figli nostri. Non li dimenticheremo mai.E oggi penso anche a tutto il personale medico impegnato nei vari ospedali sul fronte del Covid-19. Quest’anno il nostro Natale, non sarà “normale”, per tante ragioni e per questo virus che sembra non volerci lasciare mai, ma che prima o poi sarà sconfitto. E ricordate che portare una mascherina non è un grande sacrificio se la ricompensa è la salute di tutti e la vita per alcuni. Buon Natale

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