Programma domenicale modificato, niente Trento semplicemente accompagnato madre e zia a Malpensa dove il cugino Cris le ha prese con se per portarle a Trento. Più comodo ma è saltata la S.Messa di saluto al parroco che lascia per normale avvicendamento e quindi di benvenuto al nuovo parroco e al nuovo priore.
Nel pomeriggio mi stavo annoiando per cui sono uscita per camminare lungo il naviglio, un piccolo allenamento visto che la palestra domenicale era saltata. E’ diverso camminare su strada rispetto al tapis roulant. Non ho la strumentazione per tener sotto controllo la velocità della camminata. Devo cercare di tenere i 5 km, dovrò quindi provvedere a comprarmi un qualche strumento per questo scopo. Ed è differente anche perché rispetto alla palestra si riesce ad isolarsi mentalmente più facilmente e quindi avvicinarsi allo spirito del cammino.
Il punto di partenza delle mie camminate lungo il naviglio è sempre San Cristoforo sia per andare verso Milano sia per andare verso Corsico. Non mi ero portata la bottiglietta di acqua per cui al ritorno agognavo l’arrivo al piazzale della chiesa di san Cristoforo perché ero convinta che ci fosse una fontanella che invece non ho trovato.
Sono entrata in chiesa a riposarmi e per una preghiera e la bellezza della chiesa mi ha fatto restare per sentire la S.Messa.
Devo dire che, forse perché più raccolta, i fedeli erano meno rispetto santa Rita, viste le dimensioni ridotte della chiesa, ma la S. Messa è stata veramente coinvolgente. Sia per i canti guidati da una ragazzo, quindi tutti cantavano insieme e non ognuno per proprio conto come succede in Santa Rita, sia per l’omelia del parroco. Il vangelo era Luca 6-27-38 “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro”.
E’ un passo del Vangelo molto impegnativo e difficile da applicare, ma vero. E’ facile amare chi ci ama, chi ci fa del bene, chi ricambia ciò che diamo. Difficile è amare chi non ci ama, chi ci fa del male. chi prende senza dare ma se vogliamo essere figli di Dio dobbiamo avere la stessa Misericordia che Dio ha per noi, per tutte le persone che incontriamo. E il cammino di conversione dura tutta la nostra vita. Siamo peccatori, cadiamo ma Dio è li pronto ad accoglierci a perdonarci ad essere misericordioso con noi e noi dobbiamo essere come lui misericordiosi con tutti senza giudicare, senza limiti e preferenze.
A fine S. Messa sono andata dal parroco a chiedere se era possibile rileggere la sua omelia che mi era piaciuta. Mi sarebbe piaciuta poterla rileggere per riflettere bene sulle parole dette. Il modo in cui mi ha detto no, non mi è piaciuto sembrava che volessi rubargli il copywriter delle sue parole. Conosco sacerdoti che hanno un proprio blog e quindi pensavo che magari anche lui potesse averlo. Mi sarei aspettata un diniego dispiaciuto non un diniego come spaventato.
Boh è stato il punto negativo della giornata.